Il ceramiscopio è uno strumento attraverso il quale si può vedere l’interno di un forno in funzione e le deformazioni scultoree piroplastiche programmate. In continuità con quest’ottica, il lavoro del Collettivo Ceramicoscopio ha il suo fulcro nelle cotture sperimentali che interpretanno la “cultura della ceramica” in chiave artistica e collettiva.

Il Collettivo Ceramicoscopio è un gruppo intergenerazionale che da giugno ’21 condivide progetti veicolati principalmente attraverso cotture ceramiche sperimentali a legna. Il collettivo si presenta come gruppo eterogeneo per età, precedenti esperienze e professionalità che attingono dai più svariati ambiti.

Il retroterra di questo libero gruppo di artisti e ceramisti è costituito da precedenti cotture ad Argillà 2016 e 2018 con Brick Kiln e Micado, oltre che da diverse altre cotture avvenute a Nove negli anni precedenti. La commistione tra le cotture a legna “contemporanee” e la lunga tradizione ceramica di Nove si può rintracciare nelle esperienze di artisti internazionali che portarono le loro proposte ai Simposi della ceramica degli anni Settanta.

In occasione di Argillà 2022 una versione monumentale di tale forno è stata costruita e proposta come performance in piazza Del Popolo a Faenza. Nel corso del 2023 e 2024 i membri del gruppo hanno affinato la pratica con altri forni a legna, focalizzando le possibilità connesse a tecniche storicamente radicate e spostando maggiormente l’orizzonte verso le cotture ad alta temperatura e alla smaltatura a cenere.

Per il 2025 il collettivo ha concordato con l’amministrazione comunale di Nove la messa in opera di forni autocostruiti in un’area del Brolo Baccin ai fini di quattro cotture ceramiche a legna da svolgersi in occasione dei cambi di stagione. Al termine di ciascuna cottura gli esiti sono oggetto di studio e presentazione al pubblico.

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