Il ceramiscopio è uno strumento attraverso il quale si può vedere l’interno di un forno in funzione e le deformazioni scultoree piroplastiche programmate.

L’idea nasce da un libero gruppo di artisti e ceramisti, in precedenza protagonista ad Argillà 2016 e 2018 con Brick Kiln e Micado.

La performance, riconducibile alle cotture sperimentali a legna, è stata concepita nel 2021 e testata in due occasioni (una privata, l’altra pubblica) la cui evoluzione, molto dibattuta in seno al gruppo di lavoro con nuove intuizioni, assume oggi una forma monumentale e fruibile da un pubblico più vasto.

Partendo dal fatto che il ceramicoscopio fa vedere la ceramica e il fuoco, il collettivo ha fissato le coordinate di base per indirizzare un lavoro che vuole indagare le potenzialità di uno strumento, il forno per ceramica, nel suo essere un volume chiuso entro cui, da secoli, avviene una trasformazione chimico-fisica che fissa la materia ceramica. Nella staticità del normale processo di cottura, l’ottica sperimentale è indirizzata al potenziale movimento che le diverse materie argillose mostrano all’azione del calore.

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